Irene è cresciuta tra Centocelle e Villa Gordiani, una “mosca bianca” che è riuscita, grazie al suo impegno nella musica, a scappare da un quartiere che, per quanto fosse stato fonte di ispirazione per Pasolini negli anni ’50, è rimasto abbandonato a se stesso, in un grigiore vuoto, con la mancanza di opportunità scolastiche e ricreative per chi lo abita. Un luogo dove la bellezza non è entrata mai. Il percorso di Irene non è stato facile. Da bambina, viene selezionata per entrare nel coro dell’Accademia di Santa Cecilia, e da subito si trova proiettata in un mondo diverso, distante anni luce dalla sua realtà quotidiana. Il suo grande amore per il violino la porta a scegliere di frequentare le scuole medie musicali a Piazza Bologna, per poi proseguire il suo percorso di studi al Liceo Tasso. Oggi, Irene ha dovuto mettere da parte lo studio del violino che tanto amava per studiare economia all’università di Ginevra.
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