Lorenzo nelle sue canzoni parla di sé steso, parla di Roma, parla delle strade di Colli Aniene e Rebibbia. Parla delle piccole cose che lo circondano, nel tentativo di raccontare l’indescrivibile che lo circonda. Per lui il rap è un modo di stare al mondo, un modo per esprimere un senso di appartenenza a Roma e al suo quartiere che sente come una parte fondamentale di sé stesso, tanto da volerselo tatuare un giorno. Tor Sapienza, Centocelle, Tor Cervara, Casal de Pazzi, Rebibbia, Ponte Mammolo, Colli Aniene, Alessandrino sono le zone della sua adolescenza e del suo presente di cui vede luci e ombre, ma che si sforza di raccontare al di fuori di uno stereotipo comune. Per Lorenzo sono i luoghi della gente che ti saluta per strada e ti sorride, che si ferma per darti un’indicazione, che ti fa sentire finalmente a casa.
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