Il Bronx, per Damiano e Andrea, non è quello iconico di New York, ma quello di Torrevecchia, periferia ovest di Roma. Cresciuti tra torri grigie che sembrano sfidare il cielo e muri imbrattati di graffiti, la loro è una storia di cemento, siringhe usate e un campetto di calcio spelacchiato dove hanno trascorso l’infanzia. Sono Nooz e Pakino, nomi d’arte che raccontano non solo il loro quartiere, ma soprattutto una passione condivisa: la musica rap. Per loro, il rap è più di un genere musicale; è il mezzo con cui esprimere una realtà cruda e spietata, quella di cinque persone disperate che “si sono tuffate giù” dai palazzoni che incombono sul quartiere. Pakino ricorda vividamente quei momenti: due di quei corpi che si sono schiantati li ha visti con i suoi occhi, proprio dalla finestra della sua cameretta. Aveva diciassette anni e da quella stanza, per un mese, non è riuscito a uscire.
Ascolta il podcast
info@ngitalia.it